Il progetto nasce dalla constatazione che il consumo di sostanze psicoattive investe una fascia di popolazione sempre più giovane e sempre più numerosa passando, dalla semplice sperimentazione delle sostanze, a vere e proprie forme di dipendenza. In virtù di questi dati si è iniziato a progettare un percorso specifico per questa fascia di età.
Attualmente gli adolescenti in carico , tra i 15 e i 19 anni, sono circa 90 e arrivano a 237, se si aggiungono i giovani di età compresa tra i 20 e i 29 anni, costituendo così il 16.8% della popolazione afferente al sevizio.
Tramite il Progetto Giovani si cerca di accogliere i bisogni dei giovani e di dare loro delle risposte. In particolare:
• Si conosce il giovane, vengono fatti esami clinici e di laboratorio che consentono una diagnosi corretta sulle sostanze d’abuso e viene fatto un attento counselling sulle malattie sessualmente trasmesse.
• Vengono svolti degli incontri periodici nei quali si fa corretta informazione sui danni che derivano dall’uso delle sostanze, si cerca di capire i motivi dell’uso, si insegnano delle strategie di astensione.
• Si tesse una rete tra i servizi che ruotano intorno ai ragazzi e alle loro famiglie: USSM, Assistenti territoriali, NPI, Consultorio
Il Progetto Giovani vorrebbe porsi come obiettivo quello di identificare precocemente le condizioni di vulnerabilità e dell'uso occasionale di sostanze con la finalità di ridurre i tempi di accesso alle cure, un luogo di ascolto per i ragazzi, ma anche per le famiglie e per gli insegnanti, dove si possano fare delle attività per valorizzare le risorse dei ragazzi e dove possano sperimentare relazioni positive, dove possano imparare a vivere in modo sano l’incredibile bellezza della loro età.