Cura e riabilitazione dei soggetti con abuso o dipendenza da sostanze chimiche e NON, lecite e illecite

Descrizione

Si definisce in maniera concordata con l’equipe multidisciplinare di riferimento e l’utente, il contratto terapeutico di presa in carico presso il Servizio e si formula il Piano Terapeutico-Assistenziale Individuale (PAI). La cura prevede visite sanitarie, prescrizione/somministrazioni, se necessaria, di adeguata terapia farmacologica, sostegno sociale, sostegno psicologico, psicoterapia singola e di gruppo, assistenza psichiatrica, consulenza ai familiari e interventi specialistici*. 
Gruppi informativi relativi alla dipendenza da sostanze ed all’organizzazione del Servizio sono proposti ai pazienti che accedono per la prima volta la Servizio e ai loro familiari.

INTERVENTI SPECIALISTICI*

Dialectical Behavior Therapy (DBT): è rivolta a pazienti con disturbo borderline di personalità associato all’abuso di sostanze. La DBT è una forma di psicoterapia ideata da Marsha Linehan (1993) per trattare il disturbo Borderline di personalità. Questo disturbo consiste nella difficile regolazione delle emozioni con spiccate tendenze impulsive e autolesive. La DBT è un approccio terapeutico che unisce tecniche classiche della psicoterapia Cognitivo Comportamentale individuale e di gruppo e strategie mediate da forme di meditazione orientale che permettono di acquisire consapevolezza dei propri pensieri, azioni e motivazioni prestando attenzione al momento presente intenzionalmente e in maniera non giudicante (Mindfulness).

La DBT si basa su una doppia strutturazione del trattamento: individuale (il terapeuta lavora con il paziente sui suoi vissuti e prescrive dei compiti che saranno poi rivisti nella seduta successiva) e di gruppo (vengono insegnate delle strategie che permettono al paziente di gestire autonomamente emozioni, pensieri, relazioni interpersonali, stati di sofferenza etc.).
Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC): è rivolta a pazienti con abuso/dipendenza da cocaina primario. La TCC si basa sul modello cognitivo. Alcune tipiche finalità sono la riduzione dei sintomi depressivi, l'eliminazione degli attacchi di panico e della eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi o delle malsane abitudini, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell'isolamento sociale etc.. La TCC si concentra sul "qui ed ora" e attiva le risorse del paziente e suggerisce valide strategie che possano essere utili a risolvere il problema indipendentemente dalle cause che lo hanno generato. E’ una trattamento a breve termine con cadenza settimanale e con durata variabile dai tre ai dodici mesi. Il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora con il paziente per stabilire gli obbiettivi della terapia. Insieme si ricercano e sviluppano strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi. Il terapeuta aiuterà il paziente a capire come poter modificare abitudini di pensiero disfunzionali e le relative reazioni emotive e comportamentali che sono causa di sofferenza. 

La struttura del metodo prevede 3 fasi: 
· Studio delle caratteristiche specifiche di un problema;
· Rilevazione delle soluzioni già tentate per risolverlo;
· Sostituzione delle soluzioni disfunzionali, che invece di risolvere il problema lo alimentano, con altre che si sono dimostrate funzionali agli effetti desiderati. 
La caratteristica peculiare di questo approccio terapico consiste nel comprendere il "come" un disturbo sia strutturato e si autoalimenti, e non il "perché" esso si sia sviluppato. In questo modo le energie del terapeuta e del paziente vengono totalmente concentrate sul disturbo così come si manifesta nel presente, evitando di allungare i tempi del processo terapico nella ricerca delle cause del problema, le quali sono spesso remote e difficilmente rintracciabili.

Terapia Strategica Breve: è rivolta ai pazienti in età adolescenziale dipendenti da cannabis e ai loro familiari. La terapia breve strategica deve la sua formulazione alla collaborazione tra Paul Watzlawick e Giorgio Nardone ed è efficace nel trattare i disturbi di panico, le fobie, le ossessioni e compulsioni, i disordini alimentari etc.. La terapia breve strategica ha come scopo principale la rottura di un circolo vizioso che si viene a creare tra la manifestazione del disturbo ed il comportamento disadattivo che la persona mette in atto nel tentativo di risolverlo, ma che finisce, invece, per alimentarlo ed aggravarlo ulteriormente. 

Agopuntura auricolare metodo ACUDETOX è rivolta a pazienti con dipendenza 
Il trattamento con agopuntura auricolare metodo ACUDETOX (ACUpuncture DETOXification) è una terapia non farmacologica utilizzata nel contenimento del craving (forte e irresistibile bisogno di assumere una sostanza) da sostanze d’abuso. Questa tecnica è stata sviluppata negli anni settanta ed è utilizzata con successo da più di 20 anni. 

Gruppi per gioco d’azzardo patologico (GAP): sono rivolti ai pazienti con problematiche legate al gioco d’azzardo e ai loro familiari. Il “Gruppo psicoeducativo” per pazienti affetti da GAP, prevede otto incontri settimanali per affrontare la dipendenza nel gioco d'azzardo e riconoscerne i processi neuro-fisiologici, cognitivi ed affettivi che determinano la ricaduta nel gioco. Durante gli incontri vengono valutate le interferenze della patologia nelle relazioni familiari e le modalità di recupero della capacità riflessiva ed introspettiva dei partecipanti. Gli obiettivi riguardano l’aumento della consapevolezza, l’accettazione della realtà personale e l’acquisizione di abilità comportamentali atte a ristrutturare il percorso di vita. 
Gruppo informativo per familiari dei giocatori” di quattro incontri a cadenza settimanale per riflettere sulla dipendenza da gioco e sulle modalità di recupero della comunicazione e relazione più efficaci all’interno del nucleo familiare. I contenuti degli incontri si riferiscono anche agli aspetti inerenti a gioco e legalità.
Gruppo GAP di secondo livello” di quattro incontri settimanali, è rivolto ai pazienti affetti da GAP che hanno già partecipato al Gruppo psicoeducativo ed hanno effettuato un percorso di sostegno psicologico. Le finalità sono quelle di acquisire una miglior conoscenza esperienziale del proprio ambiente e della propria tipologia familiare e di rivisitare gli aspetti emotivi e relazionali alla luce di un processo di validazione attivato sia nei partecipanti che nei familiari.