La nuova sfida della medicina di genere: incontro pubblico a Vigevano con gli specialisti dott. Pusineri e dott.ssa Lanza

L’Associazione Italiana Donne Medico, con il patrocinio di ASST Pavia, Comune di Vigevano, Club Lomellina Soroptimist International e Fondazione Le Vele, organizza un incontro pubblico con la popolazione sul tema della medicina di genere, con particolare riferimento a cuore e dolore postchirurgico.
L’evento si tiene mercoledì 5 giugno, ore 21:00, presso la Sala Consigliare del Comune di Vigevano. Saranno presenti il dott. Enrico Pusineri e la dott.ssa Laura Lanza, Direttori rispettivamente dell’U.O.C. Cardiologia e Unità Coronarica e dell’U.O.C. Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Civile di Vigevano, che tratteranno l’argomento e risponderanno alle domane del pubblico.
La medicina di genere indaga sulle relazioni tra l'appartenenza al genere sessuale e l'efficacia delle terapie nel trattamento di determinate patologie. Questa innovativa branca della ricerca biomedica rappresenta una nuova prospettiva per il futuro della salute. L'obiettivo è quello di giungere a garantire a ogni individuo, maschio o femmina, l'appropriatezza terapeutica. In quest'ottica la definizione del concetto di genere si amplia e, oltre alla differenza relativa ai caratteri sessuali degli individui, include anche e soprattutto numerose peculiarità che derivano sia dalla differente anatomia e fisiologia di uomini e donne sia dai fattori relativi ad ambiente, società, educazione, cultura e psicologia.
Per lungo tempo, la differenza tra uomini e donne è stata considerata un fattore secondario nello sviluppo di nuove soluzioni farmacologiche e nell'individuazione di trattamenti e forme di prevenzione dalle patologie. Oggi sta maturando una nuova sensibilità, anche sulla base delle indicazioni che provengono dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, in Italia, da Istituto Superiore di Sanità e AIFA. È importante che la medicina di genere approfondisca oggi i diversi modi in cui uomini e donne affrontano la malattia: perché solo così saremo in grado di ottimizzare la diagnosi, le terapie e la consistenza d'uso, cioè il dato obiettivo di quanto il paziente aderisca al progetto terapeutico stabilito dal medico.
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